L’elisir d’amore – Obbligato, ah! si, obbligato – Villazón, d’Arcangelo

Captura20de20pantalla20completa200907201020151904

Nemorino le pregunta al doctor Dulcamara si por casualidad, entre sus pócimas, tiene el elixir de la reina Isolda. Dulcamara, primero no entiende nada, pero pronto verá en Nemorino su cliente ideal, facil de embaucar y crédulo. Así que se le va a llevar la única moneda que le queda al pobre y a cambio le va a dar una botella de vino, diciéndole que es un filtro amoroso, y que al cabo de un día (el tiempo necesario para poner distancia entre él y Nemorino) todas las mujeres están rendidas de amor a sus pies. Nemorino manifiesta que eso a él le da lo mismo, que sólo lo quiere para conquistar el corazón de una. Dulcamara le pide silencio, ya que lo que le acaba de dar es un bien tan preciado que aparte de despertar celos en quien no lo tenga, podría molestar a la autoridad. Nemorino jura que nadie sabrá nada.

NEMORINO
(fra sè)
Ardir. Ha forse il cielo
mandato espressamente per mio bene
quest’uom miracoloso nel villaggio.
Della scienza sua voglio far saggio.

(dottore)

Dottore… perdonate…
È ver che possediate
segreti portentosi?…

DULCAMARA
Sorprendenti.
La mia saccoccia è di Pandora il vaso.

NEMORINO
Avreste voi… per caso…
la bevanda amorosa
della regina Isotta?

DULCAMARA
Ah!… Che?… Che cosa?

NEMORINO
Voglio dire… lo stupendo
elisir che desta amore…

DULCAMARA
Ah! sì, sì, capisco, intendo.
Io ne son distillatore.

NEMORINO
E fia vero.

DULCAMARA
Se ne fa
gran consumo in questa età.

NEMORINO
Oh, fortuna!… e ne vendete?

DULCAMARA
Ogni giorno a tutto il mondo.

NEMORINO
E qual prezzo ne volete?

DULCAMARA
Poco… assai… cioè… secondo..

NEMORINO
Un zecchin… null’altro ho qua…

DULCAMARA
È la somma che ci va.

NEMORINO
Ah! prendetelo, dottore.

DULCAMARA
Ecco il magico liquore.

NEMORINO
Obbligato, ah sì, obbligato!
Son felice, son rinato.
Elisir di tal bontà!
Benedetto chi ti fa!

DULCAMARA
(fra sè)
Nel paese che ho girato
più d’un gonzo ho ritrovato,
ma un eguale in verità
non ve n’è, non se ne dà.)

NEMORINO
Ehi!… dottore… un momentino…
In qual modo usar si puote?

DULCAMARA
Con riguardo, pian, pianino
la bottiglia un po’ si scuote…
Poi si stura… ma, si bada
che il vapor non se ne vada.
Quindi al labbro lo avvicini,
e lo bevi a centellini,
e l’effetto sorprendente
non ne tardi a conseguir.

NEMORINO
Sul momento?

DULCAMARA
A dire il vero,
necessario è un giorno intero.

(fra sè)

Tanto tempo è sufficiente
per cavarmela e fuggir.

NEMORINO
E il sapore?…

DULCAMARA
Egli è eccellente…

(fra sè)

È bordò, non elisir.

NEMORINO
Obbligato, ah sì, obbligato!
Son felice, son rinato.
Elisir di tal bontà!
Benedetto chi ti fa!

DULCAMARA
(fra sè)
Nel paese che ho girato
più d’un gonzo ho ritrovato,
ma un eguale in verità
non ve n’è, non se ne dà.

(in alta voce)

Giovinotto! Ehi, ehi!

NEMORINO
Signore?

DULCAMARA
Sovra ciò… silenzio… sai?
Oggidì spacciar l’amore
è un affar geloso assai:
impacciar se ne potria
un tantin l’autorità.

NEMORINO
Ve ne do la fede mia:
neanche un’anima il saprà.

DULCAMARA
Va, mortale avventurato;
un tesoro io t’ho donato:
tutto il sesso femminino
te doman sospirerà.

(fra sè)

Ma doman di buon mattino
ben lontan sarò di qua.

NEMORINO
Ah! dottor, vi do parola
ch’io berrò per una sola:
né per altra, e sia pur bella,
né una stilla avanzerà.

(fra sè)

Veramente amica stella
ha costui condotto qua.

Comparte: