L’elisir d’amore – La Nina Gondoliera.. (Acto II) – Netrebko, d’Arcangelo

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Todos estan en el banquete. Nemorino no ha aparecido, cosa que contraría mucho a Adina. Sin Nemorino no es lo mismo, la venganza no es tanta. Cantan, beben y bailan hasta que llega el notario para sellar la unión. Adina ve que eso va en serio y una sombra de duda le nubla los ojos. Belcore lo ve, pero todo sigue adelante. Entran en casa para firmar, el tiempo apremia, como dice Belcore.

CORO
Cantiamo, facciam brindisi
a sposi così amabili.
Per lor sian lunghi e stabili
i giorni del piacer.

BELCORE
Per me l’amore e il vino
due numi ognor saranno.
Compensan d’ogni affanno
la donna ed il bicchier.

ADINA
(fra sé
Ci fosse Nemorino!
Me lo vorrei goder.

CORO
Cantiamo, facciam brindisi
a sposi così amabili
per lor sian lunghi e stabili
i giorni del piacer.

DULCAMARA
Poiché cantar vi alletta,
uditemi, signori:
ho qua una canzonetta,
di fresco data fuori,
vivace graziosa,
che gusto vi può dar,
purché la bella sposa
mi voglia secondar.

TUTTI
Sì si, l’avremo cara;
dev’esser cosa rara
se il grande Dulcamara
è giunta a contentar.

DULCAMARA
(cava di saccoccia alcuni libretti,
e ne dà uno ad Adina.)
La Nina gondoliera,
e il senator Tredenti,
barcarola a due voci.» Attenti.

TUTTI
Attenti.

DULCAMARA
Io son ricco, e tu sei bella,
io ducati, e vezzi hai tu:
perché a me sarai rubella?
Nina mia! Che vuoi di più?

ADINA
Quale onore!
Un senatore me d’amore supplicar!
Ma, modesta gondoliera,
un par mio mi vo’ sposar.

DULCAMARA
Idol mio, non più rigor.
Fa felice un senator.

ADINA
Eccellenza! Troppo onor;
io non merto un senator.

DULCAMARA
Adorata barcarola,
prendi l’oro e lascia amor.
Lieto è questo, e lieve vola;
pesa quello, e resta ognor.

ADINA
Quale onore!
Un senatore me d’amore supplicar!
Ma Zanetto è giovinetto;
ei mi piace, e il vo’ sposar.

DULCAMARA
Idol mio, non più rigor;
fa felice un senator.

ADINA
Eccellenza! Troppo onor;
io non merto un senator.

TUTTI
Bravo, bravo, Dulcamara!
La canzone è cosa rara.
Sceglier meglio non può certo
il più esperto cantator.

DULCAMARA
Il dottore Dulcamara
in ogni arte è professor.

(Si presenta un notaro)

BELCORE
Silenzio!

(si fermano)

È qua il notaro,
che viene a compier l’atto
di mia felicità.

TUTTI
Sia il ben venuto!

DULCAMARA
(a notaro)
T’abbraccio e ti saluto,
o medico d’amor, spezial d’Imene!

ADINA
(fra sé)
Giunto è il notaro, e Nemorin non viene!

BELCORE
Andiam, mia bella Venere…
Ma in quelle luci tenere
qual veggo nvoletto?

ADINA
Non è niente.

(fra sé)

S’egli non è presente
compita non mi par la mia vendetta.

BELCORE
Andiamo a segnar l’atto: il tempo affretta.

TUTTI
Cantiamo ancora un brindisi
a sposi così amabili:
per lor sian lunghi e stabili
i giorni del piacer.

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