Francesco Meli, en el rol de Lord Riccardo Percy canta «Da quel dì che lei perduta», del acto I de la ópera Anna Bolena de Donizetti (Viena 2011).
PERCY
E che temer degg’io’?
Da quel di che, lei perduta,
disperato in bando andai,
da quel di che il mar passai
la mia morte cominciò.
Ogni luce a me fu muta,
dai viventi io mi divisi:
ogni terra ov’io m’assisi
la mia tomba mi sembro.
ROCHEFORT
E venisti a far peggiore il tuo stato
a lei vicino?
PERCY
Senza mente,
senza core,
cieco io seguo il mio destino.
Ma… Pur talvolta
in duol si fiero,
mi sorride nel pensiero
la certezza che fortuna
i miei mali vendicò.
Pur talvolta
in duol si fiero mi sorride nel…
ROCHEFORT
E venisti a far peggior il tuo stato
a lei vicino?
PERCY
…Pensiero ecc
(odonsi suoni di caccia)
ROCHEFORT
Già la caccia raduna.
Taci…
… alcuno…
Scena Settima
(Escono da varie parti drappelli di cacciatori:
tutto è movimento in fondo alla scena, accorrono paggi, scudieri, gente armate di picche, ecc)
CORO
Olà!
ROCHEFORT
….udir ti può.
CORO
Veloci accorrano
i paggi e gli scudieri…
I veltri si dispongano…
s’insellino i destrieri…
Più che giammai sollecito
esce stamane il Re, ecc.
Veloci accorrano, ecc.
Più che giammai sollecito, ecc.
PERCY
Ed Anna anch’ella!
ROCHEFORT
Ah!
PERCY
Anch’ella?
ROCHEFORT
Acquietati.
Riccardo! Riccardo!
PERCY
Ah! Ah!
Ah! così nei dì ridenti
del primier felice amore
palpitar sentiva il core
nel doverla riveder.
Di quei dolci e bei momenti,
ciel pietoso,
un sol mi rendi,
poi la vita mi riprendi,
perch’io mora di piacer, si, ecc.