ANNA BOLENA (Donizetti) Netrebko, Garanca, Meli, D’Arcangelo, Kulman


ANNA BOLENA (Donizetti) Netrebko, Garanca, Meli, D’Arcangelo, Kulman

Final del acto I de Anna Bolena de Donizetti. «»Tace ognuno, è ognun tremante.. In quegli sguardi impresso… Giudici ad Anna!… Ah segnata è la mia sorte»

Anna Bolena: Anna Netrebko
Giovanna Seymour: Elina Garanca
Enrico: Ildebrando D’Arcangelo
Smeton: Elisabeth Kulman
Percy: Francesco Meli

Director Evelino Pidó (Viena 2011)

SMETON
Il Re!!

PERCY
Il Re!!

Scena Quindicesima

ENRICO
(entrando)
Che veggo?
Destre armate in queste soglie;
in mia reggia nudi acciar!
Olà, guardie!

Scena Sedicesima

(Alla voce del Re accorrono i cortigiani,
le dame, i paggi ed i soldati. Indi Giovanna Seymour)

PERCY
Avversa sorte!

CORO
Che mai fu?

SMETON
Che dir? che far?

PERCY
Avversa sorte!

ENRICO
Tace ognuno,
è ognun tremante!
Quai mistero,
qual misfatto or qui s’ordia?
Io già leggo nel sembiante,
io vi leggo,
che compiuta è l’onta mia:
testimonio è il regno intero
che costei
tradiva il Re.

SMETON
Sire… ah! Sire…
non e vero,
io lo giuro ai vostro pie!

ENRICO
Tanto ardisci!
Al tradimento già si esperto,
o giovinetto?

SMETON
Uccidetemi s’io mento:
nudo, inerme,
io v’offro il petto.

ENRICO
Cosi esperto!

SMETON
Si nudo, inerme, ecc.

(gli cade il ritratto di Anna)

ENRICO
Qual monile?

SMETON
Oh Ciel!

ENRICO
Che vedo?

SMETON
Oh Ciel!

ENRICO
Al mio sguardo appena il credo!
Del suo nero tradimento
ecco il vero accusator.

PERCY
Anna! oh angoscia!

SMETON
Oh! mio spavento.

PERCY
Anna! Anna!

SMETON
Oh, spavento!

ANNA
(rinviene)
Ove sono?

ENRICO
(mostra il ritratto)
Ecco il tradimento!

ANNA
Ove sono?…
Ah mio Signor!

(si avvicina ad Enrico: egli è fremente. Tacciono tutti, abbassano gli occhi)

ANNA
In quegli sguardi
impresso il tuo sospetto io vedo;
ma, per pietà lo chiedo,
non condannarmi, o Re,
no, no, no, no, deh!
per pietà, no condannarmi,
o Re.
Lascia che il core oppresso
torni fra poco in sè.

ENRICO
Del tuo nefando eccesso
vedi in mia man la prova.
Il lagrimar non giova,
fuggi lontan da me.
Poter morire adesso
meglio saria per te
poter morir, meglio saria per te.

ROCHEFORT
(fra sè)
Ah! L’ho perduta
…io stesso,
colma ho la sua sventura!
Il giorno a me s’oscura,
non mi sostiene il piè.
Poter morire adesso
meglio saria per me.

PERCY
(fra sè)
Cielo! Un rivale in esso,
un mio rival felice?
E me l’ingannatrice
volea bandir da sè?
Ah! tutta ti sfoga,
adesso ira del fato in me,
si, in me.
Poter morir adesso
meglio saria per me.

GIOVANNA
(fra sè)
All’infelice appresso
poss’io trovarmi,
oh cielo!
Ah! preso d’orror,
de gelo ah,
como il mio cor non è.
Spense il mio nero eccesso
ogni virtude in me.

SMETON
(fra sè)
Ah! l’ho perduta io stesso,
colma ho la sua sventura!
Il giorno a me s’oscura,
non mi sostiene il piè.

ENRICO
Del tuo nefando eccesso, ecc.

ANNA
No, non condannarmi,
ah, lascia che il core torni in sè.
Non condannarmi, no, o Re
Lascia che il core oppresso
torni per poco in sè.
No, no, non condannarmi, o Re.

ENRICO
In separato carcere
tutti costor sian tratti.

ANNA
(atterrata)
Tutti?

ENRICO
Si.

ANNA
Deh! Sire…

ENRICO
Scostati!

ANNA
Un detto sol…

ENRICO
Ritratti!

ANNA
Ah! Sire…

ENRICO
Scostati!

GIOVANNA, SMETON,
PERCY, ROCHEFORT
(fra sè)
È scritto il…
suo morir, è…

ENRICO
Il separato carcere.

GIOVANNA, SMETON,
PERCY Y ROCHEFORT
….scritto il suo morir.

ANNA
Un detto, un detto solo!

ENRICO
Non io; sol denno i giudici
la tua discolpa udir.

ANNA
Giudici! ad Anna
Ad Anna! Giudici! Ah!

Ah! segnata è la mia sorte,
se mi accusa chi condanna.
Ah! di legge si tiranna
al poter soccomberò.
Ma scolpata dopo morte,
e assoluta appien sarò.
Ma scolpata dopo morte, ecc.
Ah! segnata è la mia sorte, ecc.
Un detto solo!
Deh! per pietade,
Non scacciarmi,
non condannarmi!
Ascolta, ah, sposo! Ah!

PERCY, GIOVANNA,
SMETON, ROCHEFORT
Ah! segnata è la sua sorte;
a sfuggirla ogni opra è vana:
arte in terra, o forza umana
mitigarla omai non può.
Nel mio cor è già la morte,
e la morte ancor non ho.
Ah! segnata e la mia sorte, ecc.

ENRICO
(ad Anna)
Sì, segnata
e la tua sorte,
è la tua sorte,
se un sospetto aver poss’io
Chi divide il soglio mio
macchia in terra
aver non può.
Scostati! Va! Ritratti!
Mi fia pena la tua morte,
ma la morte a te darò.

CORO
Ah! di quanti avversa sorte
mali afflisse il soglio inglese,
si, ah! quanti mali!
Un funesto in lui non scese
pari a quello
che scoppiò.
Innocenza
ha qui la morte
che il delitto macchinò,
Si, ecc

ANNA
Non condannarmi!

ENRICO
Va!

ANNA
No! M’ascolta!

ENRICO
No!

ANNA
Un sol detto!

ENRICO
Scostati!

CORO
No!

ANNA
Un detto… solo!

ENRICO
Va!

CORO
No!

ANNA
Ah! si! m’ascolta, ah!
Ah! segnata è la mia sorte, ecc…
…Ma scolpata
dopo morte, ecc.

GIOVANNA, SMETON
PERCY, ROCHEFORT
Ah! segnata e la mia sorte, ecc.

CORO
Innocenza a qui la morte ecc.

Quizás le interese las siguientes entradas relacionadas con ANNA BOLENA (Donizetti) Netrebko, Garanca, Meli, D’Arcangelo, Kulman de la opera .net:

Deja un comentario

Tu dirección de correo electrónico no será publicada. Los campos obligatorios están marcados con *